Premio Bellezza 6° Turno

Premio Bellezza 6° Turno

A cura di Gianluca Mei

Le partite candidate:
1-Dini-Moreschi
2-Montagner-Trinca A.
3-Cavadini-Amoroso
4-Padolecchia-Casartelli
5-Santelli-Lamperti


Ho scelto la partita n.4.

MATERIALE VS POSIZIONE
Uno dei dilemmi centrali del gioco. Nella partita che ho scelto, il Nero gioca una apertura aggressiva che comporta la cessione di un Pedone in cambio di una maggiore libertà e manovrabilità dei pezzi. Arriviamo alla posizione dopo la 19a mossa del Nero, in cui questi ha il controllo della colonna d dove ha piazzato anche un fastidioso avamposto in d3.

Il vantaggio materiale del Bianco per ora è ininfluente: solo dopo una precisa difesa potrà sperare di valorizzarlo in un finale ancora lontano nel tempo.
Come trattare queste posizioni? Ovviamente non c’è una regola fissa generale, ma il mio avviso è non farsi prendere dall’ansia della semplificazione ad ogni costo. Chi non è disposto a soffrire una posizione passiva cerchi piuttosto già dall’inizio della partita di non farsi ingolosire dal materiale.


In questo caso particolare il Bianco decide di cambiare subito il fastidioso Cd3 col suo poco attivo Ae2. Il Nero però ottiene in cambio il dominio della colonna d; nel prosieguo della partita riuscirà a trasformare anche il suo Re in un pezzo attaccante costringendo il primo Colore ad una passività sempre più paralizzata. Il mio suggerimento è invece quello di giocare 20.Tfd1. Penso che il Bianco temesse 20..Cb2 21.T:d7 T:d7, ma dopo 22.Rf1 è il Nero che deve inventarsi qualcosa per evitare Re1 e Tb1.

Il computer suggerisce 22..a5! e si lancia in una lunga variante che lascia il Bianco in vantaggio ma che mostra come il Nero abbia ancora diverse frecce al suo arco; il concetto però è che se prima era solo il Bianco a doversi inventare come uscire da una posizione scomoda, ora è anche il Nero che deve spremersi le meningi per non uscire con le ossa rotte.